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Prerequisiti del calcolo

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di Martina Scrivo

Dopo aver tentato di fare chiarezza sui prerequisiti per l'apprendimento della lettura e poi della scrittura, non ci resta che addentrarci nel mondo dei numeri.

I bambini imparano a calcolare quando sono in possesso di determinati precursori cognitivi che vedono la loro evoluzione normalmente tra gli anni prescolari e i primi anni della scuola primaria.

Tali prerequisiti costituiscono un'evoluzione delle operazioni di elaborazione numerica e sono identificati quindi come veri e propri processi che si distinguono in due tipologie.

 

I processi semantici che riguardano la rappresentazione mentale della quantità, quindi la capacità del bambino di percepire ed elaborare la numerosità.

L'antecedente in termini evolutivi di questa competenza sono i processi di subitizing, ovvero la percezione della quantità non mediata dal conteggio. Grazie al possesso del concetto di numerosità il bambino riesce a operare confronti tra due insiemi e decidere quale sia più grande e numeroso dell'altro.

 

I processi lessicali riguardano invece il nome dei numeri e trovano i loro precursori nel ritmo e nella coordinazione linguistica. Il principio del ritmo favorisce la memorizzazione della sequenza parole-numero anche in assenza di oggetti da contare, mentre il principio della coordinazione linguistica sostiene che il bambino non appena compreso che un termine appartiene al mondo dei numeri, deduce che anche gli altri termini della lista appartengono alla medesima categoria.

 

Competenza di particolare rilevanza a livello evolutivo è il counting, ovvero il conteggio.

È intorno ai 3 anni che i bambini imparano che per sapere quanti sono gli oggetti in un insieme è necessario contare, ma come arrivano a saper contare partendo dalle prime competenze numeriche preverbali?

Sono state molte le ricerche a riguardo e si è arrivati a considerare la competenza di riconoscimento non-verbale delle quantità come innata e base fondamentale per gli apprendimenti successivi (Gelman e Gallistel, 1978).

Intorno ai 2-3 anni i bambini sono in grado di distribuire equamente i giochi in un gruppo e intorno ai 3 anni e mezzo possiedono il principio della cardinalità ovvero hanno interiorizzato che l'ultimo numero pronunciato nel conteggio costituisce la numerosità dell'insieme.

 

 

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Tutte le competenze elencate rappresentano i prerequisiti fondamentali affinché il bambino apprenda le abilità di ragionamento numerico e a svolgere operazioni matematiche. Tali competenze solitamente sono presenti verso i 5-6 anni e con l'ingresso alla scuola primaria queste vengono rafforzate e automatizzate per arrivare così a strutturare adeguate abilità di calcolo prima mentale e poi scritto.

 

Nell'insegnamento scolastico è bene che vengano stimolate prima le competenze di calcolo a mente e poi quelle di calcolo scritto. Questo perché le conoscenze procedurali implicate nelle due modalità seguono e lavorano su due livelli diversi e poiché le strategie di calcolo mentale sono di supporto nell'esecuzione del successivo calcolo scritto.

 

Spesso nella didattica scolastica i bambini riscontrano difficoltà nei fatti aritmetici non per problemi specifici nelle competenze semantiche legate all'associazione mnemonica operazione-risultato, ma per la noia che la reiterazione degli esercizi provoca in loro. Se è vero che ripetere gli esercizi può aiutare ad automatizzare l'apprendimento è sicuramente da preferire una modalità di insegnamento che, soprattutto in questo caso, privilegi l'aspetto ludico stimolando la dimensione motivazionale dei bambini.

 

 

È molto frequente osservare negli studenti forti preoccupazioni riguardo la matematica, che portano a convinzioni errate circa le proprie capacità provocando forti frustrazioni non faranno altro che consolidarsi con il passare del tempo. Per questo è importante sottolineare il ruolo fondamentale che ricopre l'insegnante nell'influenzare un atteggiamento positivo degli studenti nei confronti della materia, evitando che si sviluppi demotivazione e senso di frustrazione personale.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Volumi consigliati:

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  • La linea del 20. Metodo analogico per l'apprendimento del calcolo. Con strumento. C. Bortolato. Erickson

  • Matematica in allegria. Schede operative, giochi e attività per la scuola primaria. Erickson

  • Storie che contano. 10 storie per divertirsi con i numeri. C.Gil, E. Llorens, C. Di Cresce

  • Un mare di numeri. Attività di conoscenza dei numeri e di calcolo per il primo biennio della scuola primaria. Erickson

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Bibliografia

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Guida alla valutazione, alla diagnosi e al trattamento dei Disturbi e delle Difficoltà di Apprendimento, Gianluca Sechi

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