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Riflessioni di fine anno scolastico

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di Martina Scrivo

Questo strano anno scolastico è giunto al termine, dopo mesi caratterizzati da distanza ed esperimenti virtuali ma anche da tanta creatività e fantasia, messe in campo per far fronte alla mancanza di contatto fisico e vicinanza.

Sono mesi che nessuno di noi dimenticherà, in particolar modo i ragazzi che lo ricorderanno come l'anno dei mesi a distanza, delle lezioni con i pantaloni del pigiama dal tavolo della cucina, dalla cameretta o dall'angolo della casa ricavato appositamente.

 

A giugno con la fine di ogni anno scolastico è un po' come se fosse il 31 dicembre, si ripercorre mentalmente ciò che è stato, si pensa a cosa è andato secondo i nostri piani, cosa no e cosa è andato ancora meglio di quanto sperato, preparandoci poi per l'anno che verrà.

Mai come quest'anno è importante per tutti ritagliarsi un momento di riflessione. Per i genitori, che hanno vestito panni sempre diversi catapultati in ruoli nuovi, dovendo far fronte a molteplici responsabilità che si sono aggiunte ad un momento psicologico, emotivo ed economico molto spesso difficile. Per gli insegnanti, che hanno visto venire meno un aspetto importante del loro lavoro, la vicinanza e la possibilità di modulare la relazione attraverso il contatto fisico ed hanno dovuto ingegnarsi per non perdere tutto questo con i loro ragazzi.

Hanno dovuto tirar fuori dalla loro “borsa magica” tutta la creatività di cui sono capaci, cercando di coinvolgere ogni alunno dal proprio angolo di mondo e chissà se ogni volta, spento quel computer, si siano domandati se ci fossero riusciti, se avessero realmente trasmesso tutto ciò che speravano, se i bimbi l'avessero sentiti vicini, per concludere che sì, magari è andato tutto bene, ma quanto sarebbe stato più bello essere nel baccano di quella classe colorata?

Non da ultimi è importante per i nostri bambini, per i quali la scuola è per prima cosa il contatto con i compagni, il gioco preferito con l'amico del cuore, la consolazione della maestra per un bisticcio e che hanno dovuto vivere tutto questo da dietro uno schermo.

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Ci sono stati momenti in cui non si sapeva come procedere ed anche ora che settembre sembra così lontano, non è ancora chiaro per tutti come e se si tornerà a scuola.

Alcune scuole sono riuscite da subito ad attivarsi e a sperimentarsi con la nuova modalità online, mentre altre, tra mille sforzi, hanno arrancato fino all'ultimo giorno.

La fascia d'età dei più piccoli è stata forse la più penalizzata, come si sono sentiti i genitori dei bimbi sotto i 6 anni? E le insegnanti delle scuole dell'infanzia? Nei decreti si è parlato di scuola e di modalità alternative per le lezioni, ma quale spazio è stato dato all'ambito prescolastico?

Sono domande che non cercano risposta univoca e che non vogliono concentrarsi sul fare polemica, non servirebbe a nulla, ma sono semplici riflessioni al termine di un anno scolastico davvero senza precedenti.

 

E' importante prendersi un momento per riflettere, per ripercorrere nella nostra mente tutto ciò che abbiamo vissuto, i momenti di sconforto, la difficoltà, la fatica, ma anche i momenti in cui siamo stati soddisfatti del nostro lavoro, quelli in cui abbiamo pensato “certo dal vivo sarebbe stato meglio, ma oggi è andata bene”.

È importante per noi adulti ripercorrere ciò che è stato per riconoscere i propri successi, cercando di farlo pian piano anche con i più piccoli. Riconoscere che nella fatica si è riusciti a trovare una via di uscita, che da ciò che sembrava impossibile è nata una possibilità e non per magia, ma grazie agli sforzi, alla volontà e alla tenacia, ed è importante riconoscersi queste qualità e perché no, anche premiarle e premiarsi.

Anche ai nostri bambini e ragazzi riconosciamo la fatica fatta, soprattutto nello stare lontano dai propri amici e nell'essere riusciti a fare la tanto attesa “festa di fine anno” salutando quei quadratini sullo schermo.

Riconoscersi tutto questo significa essere consapevoli della fatica fatta e dei successi raggiunti, quindi genitori e insegnanti, potete davvero dirvelo se siete stati bravi e potete dirlo anche ai vostri bimbi, un “sei stato bravo” in più, soprattutto in questa situazione, non può di certo far male.

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Tutto questo può sembrare scontato, ma non sempre ci si sofferma a farlo, mentre è molto importante vedere dove si è arrivati, come lo abbiamo fatto e quali sono i nostri obiettivi.

 

Ora che anche le lezioni online sono terminate molte mamme mi chiedono quando sia il momento giusto per iniziare il tanto temuto libro delle vacanze. Non c'è una risposta giusta o sbagliata e soprattutto non c'è una risposta uguale per tutti. Ogni famiglia sa qual è la priorità ora, ma comunque datevi del tempo per ascoltarvi, per ascoltare e per capirlo insieme, senza iniziare l'ennesima corsa ad ostacoli.

Godetevi il riposo, mai come ora meritato e poi definite dei momenti specifici per i compiti, che abbiano come obiettivo il potenziamento, il ripasso e l'approfondimento, non la ripetizione senza fine di esercizi simili tra loro.

Come abbiamo visto durante la chiusura forzata in casa, è importante che siano definiti momenti specifici della giornata da dedicare ai compiti, quindi magari evitiamo di portare il libro delle vacanze con noi sotto l'ombrellone e godiamoci questi momenti ;)

 

E per concludere, la cosa veramente importante....BUONA ESTATE!!

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