Asini si nasce.
Educazione, condivisione e integrazione
INTERVISTA ALLA DOTT.SSA LAURA CERESA
di Martina Scrivo
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I nostri “pensieri sulla scuola” saranno dedicati questa settimana alla presentazione di una realtà che mi ha rapita al primo sguardo e che sono sicura farà innamorare anche molti di voi.
Quando professionalità diverse si incontrano unendo le proprie competenze, idee, intuizioni e si muovono sulla spinta della grande passione che le accomuna, non può che nascere una vera e propria magia e ciò di cui stiamo per parlare ne è la conferma.
Immersa nella natura, secondo il modello della “Farm Community”, il C.A.D Asini si nasce di Ivrea si occupa di educazione e integrazione in un modo tutto speciale.
L' Associazione Asini si nasce, ha creato per i ragazzi uno contesto “protetto” ma al tempo stesso aperto e ricco di stimoli, che permette loro di mettersi alla prova con diverse attività dall'agricoltura, all'orticoltura, alla cura degli animali.
Il lavoro dell'equipè, composta da professionisti diversi, racchiude in sé i concetti non solo di educazione e integrazione ma anche quelli di sperimentazione attiva, potenziamento delle autonomie e delle competenze specifiche di ognuno; tutto questo mettendo letteralmente “le mani in pasta” lavorando con la natura e tutta la ricchezza che questa offre.
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Non sarò io a parlarvi di questa realtà, ma avremo la possibilità immergerci virtualmente nel vivo del loro lavoro grazie all'intervista ad una collega nonché amica da diversi anni, la Dott.ssa Laura Ceresa, Psicologa che opera nell'Associazione.
Ciao Laura, ti va di presentarti e spiegare il lavoro che svolgete tu e i tuoi colleghi dell' Associazione Asini si Nasce?
Ciao a tutto lo staff di Triangoli e Rotongoli! L’Associazione “Asini si nasce..e io lo nakkui”, fa parte di un ente nazionale con sede ad Asti, di cui noi siamo la sezione di Ivrea (TO). Grazie all’enorme lavoro fatto dai miei colleghi, Alessandro e Valentina, si è aperto il CAD Montenero ovvero un Centro di Attività Diurne per disabili psichici e fisici ultra quattordicenni.
Io dico sempre che ci sono due modi per descrivere Asini si nasce: uno è quello ufficiale e nozionistico, l’altro è quello del vissuto emotivo di chi vive il CAD Montenero quotidianamente. Come precedentemente accennato, il CAD si trova in un setting ecologico costituito da oltre 5 ettari di terreno all’interno dei quali trovano posto una serra, due edifici per lo svolgimento delle attività indoor e numerosi animali domestici tra cui tre asini certificati per la pet therapy, galline, pecore, conigli ecc.
Dal punto di vista emotivo e personale, ritengo che il CAD sia una vera e propria oasi per i nostri ragazzi, dal momento che non solo hanno spazi enormi e all’aperto in cui poter svolgere diverse attività educativo-occupazionali, ma si sentono in un contesto protetto in cui sperimentare le proprie competenze e fragilità. Tutto è accessibile per loro, tutto è stato pensato nell’ottica di un avanzamento o consolidamento delle autonomie, ogni singolo filo d’erba del posto di cui vi sto parlando, è stato pensato per loro. I ragazzi infatti possono contare sulla presenza di noi operatori ma anche sulla possibilità di vivere le giornate in piccoli gruppi, all’interno dei quali si creano dinamiche relazionali davvero speciali. Ogni ragazzo, con le sue caratteristiche, con i suoi pregi e difetti, con le sue competenze e punti deboli, può usufruire di una routine costruita appositamente per rispondere alle sue esigenze. I ragazzi hanno a disposizione un ventaglio di attività tra cui: cura degli animali, laboratorio di falegnameria, laboratorio di arte, orticoltura e laboratori di autonomia personale; tutte queste attività possono essere modulate e rese fruibili a tutti ragazzi, indipendentemente dal tipo di disabilità.
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Le tue parole ci hanno fatto immaginare perfettamente gli spazi fantastici in cui vi trovate ed è evidente la cura che mettete nell'organizzazione delle numerose attività che i ragazzi svolgono e l'attenzione verso le necessità di ciascuno. In tutto questo, quale pensi che sia il vero punto di forza del vostro lavoro?
A mio parere vi sono diversi aspetti dell’Associazione che rendono il CAD Montenero, un posto unico e speciale: in primo luogo la dedizione e l’impegno con cui si pensano le attività per i ragazzi. In equipe passiamo ore (a volte anche giornate) a progettare, pensare, modificare i lavori affinchè ogni ragazzo possa trarne i maggiori benefici; il nostro obiettivo è quello infatti di fare leva sui punti di forza di ciascuno e permettere loro di sbocciare nonostante le difficoltà date dalla disabilità. In qualità di psicologa dell’età evolutiva, quando ho conosciuto questa realtà, ho avuto un vero colpo di fulmine: nonostante diverse esperienze lavorative pregresse in altre realtà educative e terapeutiche, non mi era mai capitato di vedere una tale passione e perseveranza per fare in modo che i ragazzi potessero raggiungere piccoli obiettivi, fondamentali per il loro senso del sé. Il focus infatti è rivolto al co-costruire in equipe lavori ed attività che abbiano per i ragazzi un senso, un significato, un messaggio implicito motivante.
L’altro punto di forza del CAD è indubbiamente il gruppo degli operatori: siamo infatti un gruppo da un lato estremamente eterogeneo dal punto di vista professionale e di formazione, dall’altro abbiamo in comune il senso che diamo al nostro lavoro. Alessandro, Valentina e successivamente Paola hanno iniziato questa avventura qualche anno fa, portando avanti il proprio ideale, che implica quello di far emergere la potenzialità di ogni ragazzo disabile. Da oltre un anno, mi sono aggregata anche io alla “ciurma” e ho potuto constatare con i miei occhi quanto sia molto più gratificante lavorare quando la motivazione che ti guida ogni giorno è una motivazione intrinseca, emotiva, relazionale che nutre il rapporto che si viene a creare con i ragazzi. Sono loro che ci permettono di credere ancora che nonostante a volte sia estremamente faticoso, il loro diritto più grande è quello di farli essere protagonisti della loro vita, e noi nel nostro piccolo ci proviamo ogni giorno.
E infine, chi non vorrebbe lavorare diverse ore al giorno, in un posto completamente immerso nella natura? 😉
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Assolutamente d'accordo, per me che sono un'amante delle attività all'aria aperta, lavorare a stretto contatto con la natura sarebbe veramente un sogno.
Nel particolare periodo che stiamo vivendo a causa del Covid-19, immagino abbiate dovuto sospendere anche voi tutte le vostre attività. Quali sono stati i risvolti di questa sospensione? Siete riusciti a mettere in atto modalità alternative?
Sì, abbiamo dovuto sospendere tutte le attività per diverse settimane; all’inizio è stata davvero difficile anche perché abbiamo vissuto a livello mondiale un momento di incertezza e confusione. Quando potremo riaprire? Quando potranno i ragazzi tornare ad essere i protagonisti indiscussi del CAD Montenero? Queste sono state domande incessanti, che ci siamo posti milioni di volte senza trovare spesso una risposta confortante. Ci siamo anche resi conto immediatamente di quanto i nostri ragazzi fossero stati catapultati in una realtà completamente diversa da quella vissuta fino ad ora; per questo li abbiamo chiamati e videochiamati diverse volte alla settimana, per non far perdere loro il senso di continuità, di appartenenza o anche mandare loro un semplice saluto…noi c’eravamo nonostante il Coronavirus ed era importante che lo sapessero! Dopo le primissime settimane di incertezza, abbiamo iniziato diverse attività online: è stato un tentativo, eravamo consapevoli degli innumerevoli scogli che potevamo incontrare, ma ancora una volta ci hanno stupiti. I nostri ragazzi e le loro meravigliose famiglie, sempre presenti ed estremamente collaborative, hanno accolto le nostre proposte con entusiasmo ed impegno. Abbiamo infatti fornito a tutte le famiglie del materiale appositamente igienizzato e sanificato sul quale potessero lavorare da casa, tramite appositi training online con noi operatori. E’ stato molto complesso, a volte tragicomico (la tecnologia non sempre facilita la vita), ma nonostante tutto è stato il nostro modo di continuare a dire ai nostri ragazzi: “noi siamo ancora qua, pronti a lavorare con voi, qualsiasi metodo sia!”. Al di là delle attività online, abbiamo pensato a dei momenti di condivisione tra i ragazzi: ogni settimana abbiamo organizzato delle chiamate e video chiamate in piccoli gruppi affinchè il loro senso di appartenenza al gruppo ASINI, il loro modo di relazionarsi con i compagni estremamente particolare non andasse perso o vanificato. Sono state e saranno delle settimane particolari, dove ci si è dovuti re-inventare cercando di mantenere degli elementi di continuità, al momento siamo molto soddisfatti di quanto fatto fino ad oggi, anche perché abbiamo appena ripreso alcune attività al CAD e il bello deve ancora venire!
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Complimenti per l'impegno e per la creatività che vi hanno permesso di non lasciare mai soli i vostri ragazzi, soprattutto in un momento particolare come questo.
Lentamente si sta cercando di tornare alla normalità, com'è cambiato il vostro lavoro dopo la riapertura? Deve essere difficile conciliare le attività pratiche con molti ragazzi e le misure sanitarie imposte.
Il nostro lavoro è cambiato radicalmente: una riflessione che è nata da noi operatori è stata che prima miravamo a far acquisire autonomie e competenze senza o con il nostro minimo aiuto. Adesso invece, ci sono talmente tante norme e misure sanitarie che non è più concesso lasciare loro la totale libertà nello svolgere una attività. Questo è stato per noi e per i ragazzi che hanno ricominciato a frequentare (al momento un numero davvero esiguo rispetto al totale), un cambiamento quasi surreale. Ci sentiamo molto sotto pressione, abbiamo cambiato tutto, nuovamente nel giro di tre mesi, e stiamo chiedendo ai ragazzi uno sforzo enorme affinchè possano continuare a frequentare, seppur con delle modifiche per loro (e a volte anche per me) innaturali e poco comprensibili. E’ fondamentale preservare la sicurezza sanitaria e prevenire qualsiasi rischio connesso al Covid-19, quindi ci si rimbocca le maniche e si va avanti. Speriamo che tutto questo passi presto e che si possa tornare ad una condizione di “normalità”… se così non fosse, noi di Asini si nasce, insieme ai ragazzi, alle loro famiglie, e ai servizi con cui collaboriamo metteremo tutto il nostro impegno affinchè il CAD Montenero possa continuare ad essere un oasi per i nostri ragazzi.
Ti ringrazio veramente per questa intervista, ci hai fatto conoscere una realtà davvero eccezionale. Nel fare i complimenti a te e a tutto il team per il lavoro che svolgete e per la passione che vi spinge, vuoi dirci dove possiamo trovare tutte le informazioni sulla vostra attività?
Grazie a te per averci dato questa opportunità, siamo molto contenti di questa chiacchierata telematica!
Se siete curiosi e volete saperne di più potete trovare tutte le informazioni sul nostro sito internet
Sulla pagina FB “Asini si nasce e io lo nakkui sez di Ivrea Laghi”
Sul profilo IG “Asinisinasceivrea”
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