Tempi e spazi: come organizzarli al meglio
di Martina Scrivo
“Maestra che facciamo dopo?”
Quante volte le insegnanti possono dire di aver sentito questa frase nell'arco di una giornata?
Credo molte e questo perché spesso i bambini sentono il bisogno di sapere cosa si farà dopo, quando ci sarà la pausa, quando si potrà passare ad altro e saperlo in effetti può aiutarli a calibrare le proprie energie.
Per un bambino avere chiaro il programma della giornata significa sapere per quanto tempo dovrà concentrarsi su una determinata attività e di conseguenza questo gli sarà d'aiuto per iniziare a gestire autonomamente il tempo a disposizione.
Definire l'organizzazione della giornata e della didattica è quindi utile per i bambini ma permette anche all'insegnante di procedere con più tranquillità nello svolgimento di tutte le attività previste, gestendo il tempo disponibile in maniera funzionale.
Organizzare il tempo
Per organizzare il proprio tempo in classe potrebbe risultare utile predisporre un planning delle attività della giornata.
Il planning consiste in un cartellone realizzato insieme ai bambini in cui saranno inserite tutte le attività che verranno svolte in classe, ovvero le lezioni, il momento della pausa, quello della
merenda, il tutto accompagnato o interamente costituito da immagini.
Alcune di queste attività saranno fisse, trattandosi di routine e potranno essere scritte direttamente sul cartellone.
Le altre, che varieranno di giorno in giorno o di settimana in settimana, potranno essere attaccate e staccate di volta in volta o inserite in tasche di plastica trasparente.
Naturalmente le modalità di costruzione del planning possono essere tantissime, quindi sbizzarritevi con i vostri piccoli, l'importante è che ne risulti un piano giornaliero in cui sia ben
visibile la scaletta delle attività.
L'esempio proposto proviene dall'inesauribile riserva creativa della maestra Silvia, che può essere un ottimo spunto, per lanciarvi poi nella costruzione del vostro personale
planning di classe.
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É possibile inoltre costruire con un cartoncino o altro materiale, un orologio dotato di lancette mobili, con i numeri per i più grandi e le figure per più piccolini.
Le lancette potranno essere così spostate anche in autonomia dai bambini per segnare il passaggio da un'attività
a quella successiva.
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Organizzare il materiale
Anche l'organizzazione del materiale è importante per introdurre soprattutto i più piccoli alla corretta gestione delle cose proprie e di quelle della classe.
All'inizio dell'anno, quando viene fatta comunicazione alle famiglie del materiale necessario, si può fare in modo che anche i bambini ne siano a conoscenza, in quanto ognuno sarà responsabile del proprio materiale scolastico.
Si può costruire insieme a loro un apposito cartellone con delle figure che rappresentino tutto ciò di cui il bambino avrà bisogno.
Avere a disposizione il cartellone durante l'anno aiuterà i bambini a ricordare cosa dovrà essere presente nel loro astuccio e quindi anche a rendersi conto se dovesse mancare qualcosa.
Questo potrebbe anche essere presentato in uno schema
più piccolo che ogni alunno potrà conservare nel suo
diario.
Per quanto riguarda libri e quaderni potrebbe essere utile utilizzare delle copertine scegliendo lo stesso colore per libri e quaderni di ogni materia (ADHD a scuola, Strategie efficaci per gli
insegnanti, 2013).
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Organizzazione dello spazio
Di organizzazione si parla anche rispetto alla classe
come spazio fisico.
In ogni classe viene definito dagli insegnanti il posizionamento dei banchi rispetto alla cattedra ed è necessario
tenere a mente che ogni predisposizione giovi a un'attività diversa.
Durante le spiegazioni o le attività in cui l'insegnante è il “regista” ad esempio, può essere positivo posizionare i banchi uno dietro l'altro in diverse file magari in modo sfalsato, oppure a ferro di
cavallo, in modo che non ci sia nessuno davanti che nasconda la vista della lavagna e chi è dietro non rischi di non vedere bene.
Quando si svolgono lavori di gruppo o che prevedano brain storming, risulterà sicuramente utile posizionare gli alunni in cerchio, togliendo i banchi e utilizzando o meno le sedie.
Nei lavori in piccoli gruppi invece, si potrebbe predisporre la classe in modo che ci siano diverse “isole” di banchi con i ragazzi che lavorano insieme, permettendo all'insegnante di girare e
osservare l'andamento del lavoro di tutti.
Spesso gli insegnanti evitano di effettuare grandi spostamenti durante le lezioni perché questo può provocare distrazione e rumore diventando momento di “sfogo” per alcuni.
Questo accade perché i ragazzi vivono quel momento come un diversivo ma ciò andrà scemando se entrerà a far parte della
routine e se i bambini lo vivranno come parte integrante dell'attività didattica.